Il sistema di numerazione dei Sumeri

Dato che i miei alunni stanno già studiando i Babilonesi, ho pensato che è il caso di cominciare a fare un po’ di storia dei numeri.

Le attività che proporrò su Sumeri, Babilonesi ed Egizi sono liberamente tratte da “La divertente storia dei numeri”, a cura di Rossella Giuntoli.

Sono partita da questa immagine.

Si tratta di un osso di lupo con 55 tacche, fotografato in tre posizioni diverse, trovato nel 1937 a Vestonice (Repubblica Ceca), che risale a circa 30 mila anni fa.

Si tratta del più antico esempio di strumento per contare ritrovato dagli archeologi e testimonia come gli uomini utilizzassero strumenti per contare già in epoche preistoriche.

Le 55 tacche sono disposte in due serie: 25 nella prima e 30 nella seconda. All’interno di ciascuna serie le intaccature sono distribuite in gruppi di 5. L’osso forse serviva ad un pastore: la sera doveva verificare che tutti gli animali fossero rientrati erano rientrati. Questo metodo si basa sulla corrispondenza biunivoca tra l’insieme delle tacche e l’insieme di oggetti cui si riferisce.

Ho costruito un “osso” arrotolando un foglio di carta, poi ho disegnato le tacche con un pennarello e abbiamo immaginato insieme come poteva essere usato dal pastore.

A questo punto ho introdotto i Sumeri, che vissero in Mesopotamia nel 3500 a.C., circa 26 mila anni dopo il pastore. Le tavolette di argilla dei Sumeri ci raccontano di un sistema molto più evoluto, del quale ho raccontato ai bambini: i sumeri non utilizzavano più la corrispondenza biunivoca del tally fatto con l’osso di lupo, ma usavano un sistema additivo. Sul quaderno abbiamo lavorato con questa scheda.

Il lavoro di oggi è stato abbastanza divertente ed è piaciuto ai miei alunni, che hanno voluto scrivere con i token sumeri il loro anno di nascita (2009 e 2010 per un anticipatario), che tra l’altro è perfetto, perchè nel passaggio da 2009 a 2010 si fa un raggruppamento di 10 coni piccoli, sostituiti da una pallina.

Durante questa attività abbiamo fatto un po’ di calcoli a mente e abbiamo riflettuto sulla differenza tra un sistema additivo e il nostro sistema posizionale.