Stamattina abbiamo lavorato di nuovo sui legami, questa volta usando i numeri al posto dei disegni. A parte il primo esempio, hanno lavorato da soli e poi abbiamo corretto. Poi un bambino ha scelto un’operazione tra quelle che avevamo scritto e ognuno ha inventato una storia di numeri a voce. Ne ho scelta io una, l’abbiamo scritta e poi risolta insieme. Rispetto allo scorso anno abbiamo aggiunto l’etichetta “POSTI” prima della barra.
Abbiamo concluso il lavoro con due pagine facili degli esercizi di matematica del libro di testo.
Oggi pomeriggio abbiamo lavorato ancora sul libro di testo. Abbiamo ragionato insieme sulla tabella, rispondendo alle domande. Poi i bambini hanno completato in autonomia la seconda pagina.
Stamattina abbiamo corretto insieme il compito di casa, poi abbiamo continuato sul libro di testo completando queste due pagine, che sono state l’occasione per ripassare il concetto di decina e di posizionalità.
Abbiamo completato anche una pagina sul confronto dei numeri e unito i pallini da 0 a 30 di questa scheda.
Oggi pomeriggio abbiamo lavorato di nuovo su addizioni e sottrazioni con la tappa alla decina entro il 40, chiamando un bambino per volta al digital board. Questo è il punto in cui eravamo arrivati alla fine della prima. I miei alunni ricordano abbastanza bene gli amici del 10 e se la cavano con i calcoli.
Abbiamo concluso rappresentando i numeri da 20 a 30 con l’abaco. I miei alunni hanno lavorato in autonomia con l’abaco e sul quaderno fino al 29. Insieme abbiamo rappresentato il 30.
Compito per lunedì: completare questa pagina del libro di testo.
Oggi pomeriggio abbiamo ripassato gli amici del 10 e scritto degli esempi di addizioni e sottrazioni con la tappa alla decina.
Poi solo oralmente abbiamo fatto un giro di addizioni e sottrazioni con la tappa alla decina entro il 20.
Abbiamo concluso con l’origami della balena seguendo un tutorial su YouTube. Quest’anno spero di riuscire a fare un origami alla settimana, perchè sono un ottimo metodo per sviluppare concetti matematici e il pensiero computazionale. Abbiamo realizzato la balena, perchè il primo giorno di scuola siamo partiti con la lettura di “La chicciolina e la balena” di Julia Donaldson.
Oggi pomeriggio ho spiegato ai miei scolari che quest’anno lavoreremo poco con le cannucce, perchè non ci bastano più. Ne abbiamo circa 500, ma non sono sufficineti per darne una certa quantità a ogni bambino.
Quindi dobbiamo utilizzare un nuovo strumento, che in realtà è antichissimo, ad esempio lo usavano i Romani per fare le operazioni. Hanno indovinato subito che si tratta dell’abaco perchè lo hanno usato qualche volta l’anno scorso (era sul libro pepito) e inoltre c’erano le mie 12 scatole di abaci in bella vista su un ripiano della classe.
Ogni volta che si presenta un manufatto ai bambini, è sconsigliato rivelarne subito le caratteristiche, ma è opportuno farli giocare un po’ e cercare di capire da soli come funziona. Quindi, dopo un primo momento abbastanza caotico, abbiamo cominciato a ricordare il funzionamento di basi, bastoni, etichette con da e u, palline.
Successivamente abbiamo cominciato a rappresentare il numero 1 sull’abaco e a rappresentarlo sul quaderno e via così fino al 9. Dopo i primi numeri, i bambini hanno proceduto da soli.
Arrivati al 10 abbiamo lavorato di nuovo insieme. Il primo abaco del 10 rappresenta una situazione impossibile, perchè non possiamo mettere più di 9 palline in ogni posizione. Il secondo abaco del 10 rappresenta lo scambio di 10 unità in una decina. Il terzo abaco del 10 rappresenta correttamente il numero 10 stesso, dove lo zero viene utilizzato come segnaposto.
Stamattina abbiamo lavorato con le cannucce e questa scheda.
Abbiamo proceduto così:
ho preparato la scatola trasparente delle decine e delle unità dell’anno scorso e un numero adeguato di cannucce;
abbiamo ritagliato la parte A della scheda e l’abbiamo incollata saul quaderno
guardando la scheda, due bambini sono venuti a sistemare le cannucce nelle scatole e tutti hanno controllato se andavano bene;
ho posto le opportune domande: Quanti fascetti ci sono nella scatola delle decine? Quanto valgono 2 decine? Quante cannucce sciolte ci sono nella scatola delle unità?.potresti fare un fascetto decina con le unità sciolte? A quale numero corrispondono le cannucce?
abbiamo scritto il numero in cifre e in lettere;
cornicetta veloce e incolliamo la seconda scheda;
nelle ultime due schede è evidente che le unità non sono a posto, quindi discutiamo come vanno sistemate, fascettiamo 10 unità e mettiamo la decina nella sctola delle decine;
rifacciamo l’azione del cambio due volte, giusto per capire bene.
Non sono novità per i miei alunni, ma sono concetti importanti, che vanno ripresi e approfonditi, sottolineando con insistenza le caratterstiche del nostro sistema numerico, decimale e posizionale. Il lavoro el quaderno è solo la punta dell’iceberg, il grosso del lavoro di stamattina è stato fatto oralmente.
Stamattina abbiamo ricordato insieme il lavoro di mercoledì, quando abbiamo contato tanti oggetti usando il metodo del contarli uno per uno, di raggrupparli per 50 e di raggrupparli per 10.
Abbiamo concordato che il metodo più facile è quello di raggruppare per 10, perchè dopo è facile contare per 10 (10, 20, 30, ecc.); inoltre 10 gruppi da 10 fanno un centinaio e anche con il 100 è facile contare (100, 200, 300, ecc.).
A questo punto ho presentato questa scheda, in cui abbiamo considerato di trasformare la situazione a sinistra nella situazione a destra. Abbiamo inoltre riflettuto insieme sul valore del 2 (sono 2 da, che valgono 20) e del 3 (sono 3u, che valgono 3). La posizione del 2 e del 3 assegna a loro un valore; questa caratteristica di posizionalità ci permette di scrivere numeri molto grandi usando solo 10 cifre.
Questo concetto non è facilissimo da spiegare, ma è abbastanza intuitivo. A questo punto ho fatto un giro facendo a ogni bambino una domanda del tipo Quanto valgono 5 unità? Quanto valgono 6 decine? E mi sono spinta anche a chiedere Quanto valgono 2 centinaia?
Nella foto sotto manca l’ultima parte della frase, che si conclude con “E POSIZIONALE”
Ripropongo la stessa attività dell’ultima volta che ho avuto una seconda.
Ci descriviamo con i numeri: data di nascita, età, peso, altezza, numero civico della propria abitazione. Da qui passiamo a ragionare su come funzionano i numeri e sulle caratteristiche del nostro sistema, che è:
decimale, perchè utilizza 10 cifre
indo-arabico, perchè si basa sullo 0 inventato dagli Indiani e utilizzato poi dagli Arabi.
E qui parte la mia storia preferita, che va dagli uomini primitivi che segnavano tacche sulle ossa degli animali, passa per Egizi, Babilonesi e Romani (sistemi numerici additivi) e arriva a Fibonacci, che diffonde con il Liber abbaci del 1202 il nostro sistema numerico decimale e indo-arabico.
Cominciamo la scuola con i racconti dell’estate e con una caccia al tesoro con quiz di italiano e matematica.
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