Gli amici del 100

Continuo ad avere 4 bambini assenti, ma a questo punto presento questa nuova strategia di calcolo. A mio parere, la cosa più importante è far capire ai bambini che una decina è formata dalle unità. Per spiegare il meglio possibile questo concetto utilizzo le cannucce.

Prima chiamo, a turno, alcuni bambini per separare 10 decine in modo da ottenere 2 numeri (ad es. 54 e 46). Sottolineo molto il fatto che rimangono 9 fascetti (decine) e un fascetto è invece stato trasformato in unità che sono amiche del 10 (ad es. 4 e 6).

Quando ho l’impressione che tutti abbiano capito abbastanza bene, prenso in mano i fascetti; metto sul pavimento un numero di cannucce a caso (ad es.73) e chiedo a un bambino di indovinare quante cannucce ho ancora in mano. Il bambino parte dalle unità (in questo caso 7, perchè 7 è amico del 3). Poi gli chiedo a quale decina arriva se a 73 aggiunge 7 (arriva alla decina successiva, esercizio che avevamo fatto mesi fa, in questo caso arriva a 8 decine o 80). Il bambino completa con un ragionamento del tipo: “l’amico di 80 è 20, 20+7 fa 27, quindi l’amico di 73 è 27”.

Facciamo questo gioco diverse volte, poi torniamo in classe e lavoriamo sul quaderno. Anche qui scegliamo un numero di partenza, rappresentiamo l’amico delle unità, calcoliamo la decina successiva (legando le unità al centro con una linea) e troviamo l’amico delle decine (l’amico del 23 è 7 per formare 30, l’amico del 30 è 70 per formare 100). Dopo alcuni esempi lavoriamo solo con i numeri, ma ragioniamo allo stesso modo.

Anche in questo lavoro emergono subito le differenze tra chi ha già capito e utilizza quasi meccanicamente la strategia di calcolo e chi fa ancora fatica nel ricordare gli amici. Tra questi due estremi si trova la maggior parte dei bambini, che riesce ad applicare la strategia ragionando ad alta voce o facendosi guidare nel ragionamento.

La tabellina del 5

Stamattina scriviamo la tabellina del 5 e rappresentiamo i prodotti con i rettangoli.

Propongo ai miei alunni un quiz INVALSI di statistica, che risulta piuttosto difficile, forse anche a causa della fotocopia un po’ sbiadita. Solo pochi bambini leggono e capiscono la legenda con i colori diversi per maschio e femmina.

Per far comprendere meglio l’istogramma, facciamo un’indagine simile sugli sport praticati (l’avevamo già fatta, ma questa volta dividiamo maschi e femmine). A voce riflettiamo sull’istogramma: i maschi privilegiano alcuni sport, le femmine si dedicano a vari tipi di sport, lo sport più praticato è il calcio, ecc.

Sanremo

Considerato che i miei alunni cantano tutto il giorno “Tutta l’Italia”, “Cuoricini” e “Volevo essere un duro”, oggi pomeriggio ho pensato di lanciare un’indagine sui cantanti di Sanremo (scriviamo i nomi dei cantanti perchè i testi delle canzoni sono poco pratici). Come negli esercizi precedenti, costruiamo insieme la tabella con le informazioni, poi ogni bambino costruisce l’istogramma.

Questi bambini mi sorprendono sempre per la facilità e la velocità con cui acquisiscono le competenze. Bisogna poi vedere se riescono a trasferirle fuori dal contesto abituale, nelle cosiddette prove non note, che nel caso dei grafici saranno i vecchi quiz INVALSI ai quali possiamo attingere in abbondanza.

Abbiamo costruito una scatola-parallelepipedo, che ho prima tagliato con la nostra Cameo 4. Quindi il lavoro è stato molto veloce, hanno dovuto solo piegare lungo linee tratteggiate e incollare. Decorazione libera. Qualcuno ci ha messo dentro una sua caramella o una fetta di pane rimasto dalla mensa, che non è molto igienico, ma dimostra una certa fantasia.

Concludiamo con il ripasso delle tabelline, quello non può mancare mai.

Tabellina del 4

Partiamo subito con la tabellina del 4 e i rettangoli del 4. Giochiamo con il disegno del 4 del “The Multiplication Tables Colouring Book” di Heather McElderry.

Studiamo insieme la tabellina del 4 e ripassiamo le precedenti.

Inventiamo un problema di moltiplicazione partendo da un’immagine.

Concludiamo con un lungo lavoro sul parallelepipedo. Prima tagliamo tre scatole e osserviamo lo sviluppo, formato da 3 coppie di rettangoli, facendo tutte le necessarie osservazioni per capire come un solido si trasforma in una forma bidimensionale e viceversa. Poi coloriamo gli sviluppi di questa scheda.

Uno lo lasciamo intero, piegandolo e incollandolo sul quaderno solo con una faccia. L’altro lo tagliamo nei 6 rettangoli che lo compongono, incollandoli sul quaderno. Infine scriviamo le caratteristiche del parallelepipedo.

Verifica calcolo a mente

Oggi pomeriggio abbiamo fatto un’indagine statistica (una di quelle suggerite dal nostro libro). Prepariamo insieme la tabella e i bambini costruiscono da soli l’istogramma.

Ripassiamo le tabelline, poi i bambini lavorano autonomamente inventando un problema di moltiplicazione da un disegno e completando una scheda di calcolo a mente.

La scheda di calcolo è una verifica che avevo bisogno di fare per vedere a che punto siamo, quindi nel PDF ci sono le stesse operazioni ma mischiate, in modo da frenare l’impulso di copiare dal vicino di banco. E’ andata molto bene, solo tre bambini hanno manifestato qualche difficoltà nelle moltiplicazioni e in alcuni calcoli più complessi.

Un po’ di tutto

Stamattina abbiamo iniziato con un quiz INVALSI sul reticolo. Facile, risolto in un attimo.

Poi abbiamo inventato 2 problemi di moltiplicazione partendo da immagini, uno insieme e l’altro da soli.

Sul libro di testo affrontiamo il tema dei solidi geometrici, che approfondiremo nelle prossime settimane. Dopo aver completato le pagine, ripetiamo i nomi dei solidi e ci guardiamo intorno per trovarene tanti nella nostra aula.

Concludiamo con un quiz INVALSI di statistica, anche questo viene risolto velocemente e correttamente.

Oltre il 100

Stamattina ripassiamo un po’ i numeri sul nostro libro di testo, andando un po’ oltre al 100. Correzione alla lavagna digitale.

Proseguiamo con due problemi di moltiplicazione inventati partendo da immagini, uno insieme e uno da soli.

Concludiamo con una scheda sui poligoni, dove disegnare un ottagono e un decagono ha creato una certa difficoltà. Come strategia abbiamo pensato di disegnare tanti vertici quanti sono i lati e poi unire i vertici con il righello, ma non tutti sono riusciti.