Bee bot

Stamattina abbiamo lavorato sul calcolo mentale con la tencica del counting on.

Poi ho presentato ai miei alunni la Bee bot. Prima hanno giocato nell’atrio in gruppi da 4/5 perchè la mia scuola dispone di 5 dispositivi. Poi hanno costruito ponti e ostacoli e hanno provato a programmare le Bee bot per dei percorsi tra le costruzioni.

In questa prima fase l’obiettivo era prendere confidenza con i comandi della Bee bot.

Pausa

Oggi pomeriggio avevo 7 bambini assenti, soprattutto a causa del virus intestinale. Ne abbiamo approfittato per completare le prime pagine di Pepito sulle sequenze e su pochi/tanti, destra/sinistra, ecc. Per i miei alunni sono una specie di gioco ormai.

Poi abbiamo risolto delle addizioni a mente con il metodo del counting on, per non perdere l’abitudine.

Calendario stima – terza fase

A metà dicembre abbiamo segnato sul calendario il livello dei foglietti appallottolati dopo 3 mesi dall’inizio della scuola. Ho chiesto ai bambini: visto lo spazio occupato da due mesi di foglietti (dalla riga grigia alla riga del 15 dicembre), possiamo prevedere a che livello arriveranno i foglietti tra altri 2 mesi? Dopo un bel po’ di idee fantasiose, qualcuno ha cominciato ad avanzare l’ipotesi di prendere la misura con le dita e siamo arrivati a un possibile livello per il 15 febbraio, che abbiamo segnato con lo scotch carta.

Nel frattempo ho preparato i foglietti fino al 30 marzo, in modo da rimetterci in pari.

Tabella e problemi

Stamattina abbiamo cominciato costruendo la nostra prima tabella dell’addizione. Poi ho spiegato come si completa e insieme abbiamo risolto le prime due righe, usando la tecnica del counting on quando necessario. Nelle addizioni centrali (4+1 e 2+1) i bambini sapevano immediatamente il risultato, senza bisogno di contare.

Ho invitato i bambini a completare da soli l’ultima riga, che poi abbiamo corretto alla lavagna.

Poi abbiamo risolto insieme un problema di pennarelli e un problema di bottoni, usando lo stesso metodo di ieri.

Primi problemi di addizione

Oggi pomeriggio ci siamo esercitati nel colacolo mentale entro e oltre il 10, con la tecnica del counting on.

Poi abbiamo scritto e risolto il nostro primo problema di addizione.

Il lavoro si è svolto in questo modo:

  • abbiamo ripensato alle immagini di Math Talk e alle storie di numeri
  • ho ricordato ai bambini che nelle storie di addizione ci sono le parti e il tutto
  • abbiamo incollato la scheda sul quaderno
  • ho invitato i bambini a pensare a una storia di numeri guardando l’immagine: l’hanno presa alla lontana, tipo “Un contadino ha seminato nella terra e dopo un po’ di tempo sono nate 4 carote e 3 ravanelli”
  • abbiamo semplificato la storia: “Ci sono 4 carote e 3 ravanelli”
  • ho ricordato ai bambini che ogni storia di addizione si conclude con il tutto
  • subito i bambini hanno dichiarato che il tutto è 7 verdure
  • ho spiegato che nella storia bisogna scrivere una domanda che è rappresentata dal tutto, l’abbiamo trovata insieme e l’abbiamo scritta
  • abbiamo rappresentato la storia con l’addizione 4+3=7
  • abbiamo scritto la risposta alla domanda.

Addizioni e confronto tra numeri

Oggi ho proposto un lavoro già fatto in passato. I bambini sono stati bravissimi nel seguire le indicazioni per costruire l’esercizio, lasciando gli spazi giusti. Per eseguire le addizioni aggiungendo 1, 2 o 3, ognuno ha scelto tra tra: farle a mente, usare le dita, usare la linea dei numeri entro il 10 e usare le cannucce.

Solo tre bambini hanno avuto qualche difficoltà, perchè non riuscivano ad usare correttamente la linea dei numeri, che era il metodo scelto da loro stessi. Ho rifatto i calcoli sbagliati con ciascuno dei tre, vedremo come va nei prossimi giorni.

Dopo questa attività abbiamo lavorato su una scheda abbastanza facile con < > =, un po’ insieme e un po’ in autonomia, spiegando, discutendo, ecc. Richiamare la bocca del coccodrillo, che mangia sempre il maggiore, consente ai bambini di non sbagliare al momento di scrivere il simbolo. Tuttavia alcuni non sono sicuri quando devono nominare il simbolo “minore” o “maggiore”. Quindi ho chiamato un bambino alla volta a completare gli esercizi per la correzione e gli ho chiesto di leggere, ad esempio: 5 è maggiore di 4, 6 è minore di 9, ecc.